Acqui Terme

Clima, finisce estate bollente, produzioni in difficoltà ed è allarme speculazione

Acqui Terme. Ancora pochi giorni e l’estate 2020 verrà archiviata classificandosi, dal punto di vista  climatologico, come la più bollente mai registrata in Europa da 112 anni con un’anomalia di addirittura 2,08 gradi rispetto alla media.

La classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.

È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base degli ultimi dati del National Climatic Data Centre (Noaa) dai quali si evidenzia peraltro che è anche stata la terza più calda sul pianeta facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, superiore di 0,92 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.  Anche in Italia si accentua la tendenza al surriscaldamento con l’estate che è stata di oltre mezzo grado (+0,57 gradi) più calda della media storica sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.

“Gli effetti si fanno sentire sui comportamenti di consumo in un settembre anomalo in cui si registrano boom nei consumi di gelati e frutta ma anche sull’ambiente con la presenza ancora diffusa di insetti e zanzare – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Gli effetti del clima impazzito hanno compromesso le produzioni di ortofrutticole portando a risultati preoccupanti, soprattutto se sommati all’allarme speculazioni: una situazione paradossale poiché mentre i prezzi al consumo per cibi e bevande aumentano quelli pagati agli agricoltori e agli allevatori diminuiscono con quotazioni riconosciute ai produttori che in molti settori non coprono più neanche i costi, mettendo a rischio l’intero sistema agroalimentare”.

In controtendenza alla deflazione generale salgono i prezzi al consumo nel carrello della spesa, dai salumi (+3,2%) alla pasta (+2,1%), dal latte (+1,5%) alla frutta (+8,1%) ma anche carne (+2,4%), pesce fresco (+2,1%), pane (+1%) e vino (+0,4%): l’analisi è di Coldiretti sui dati Istat relativi all’inflazione ad agosto che registra una diminuzione dello 0,5% su base annua ma una spinta al rialzo dei prezzi dell’1,1% per gli alimentari mentre sono in atto tentativi di speculazione al ribasso nei compensi riconosciuti agli agricoltori.

“Occorre dunque evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera che si dimostra determinante per garantire le forniture alimentari alle famiglie in un momento in cui la pandemia ha messo a rischio gli scambi commerciali internazionali”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

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