Acqui Terme

La Confagricoltura sul DL sostegni

Acqui Terme. Venerdì 19 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge “Sostegni”.

Scopo del provvedimento è potenziare gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19 e contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate, impiegando i 32 miliardi di euro dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento nel gennaio scorso. Di questi, circa 11 miliardi sono destinati alle imprese e ai professionisti maggiormente danneggiati dalle chiusure predisposte negli ultimi tre mesi. Quasi 5 miliardi andranno invece al piano vaccini. Il decreto, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, è stato assegnato al Senato, dov’è in discussione alla Commissione Bilancio.

“Prendiamo atto favorevolmente della dotazione aggiuntiva per il settore primario, che accoglie il nostro appello dei giorni scorsi, in cui chiedevamo uno sforzo ulteriore del Governo per fare fronte all’impatto economico delle nuove misure restrittive necessarie per affrontare la pandemia”. Così il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti commenta i provvedimenti del DL Sostegni annunciati venerdì sera dal Premier Mario Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.

Da quanto si apprende, per il settore primario si tratta, in particolare, di misure che prevedono un nuovo esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle aziende agricole, e del rifinanziamento Fondo del Mipaaf per le filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, istituito dalla Legge di Bilancio, ma ancora in attesa del decreto attuativo.

Oltre agli interventi specifici, Confagricoltura commenta positivamente l’accelerazione che il Premier Draghi intende dare all’erogazione dei sostegni, superando l’impasse burocratico che ha rallentato il meccanismo di elargizione dei ristori, lasciando alcune filiere ancora senza gli aiuti deliberati dai precedenti provvedimenti legislativi.

“Seguiremo con attenzione il dibattito – conclude Giansanti – per apportare, laddove possibile, ulteriori miglioramenti al testo licenziato venerdì sera dal Consiglio dei Ministri e che dovrà ora passare al vaglio del Parlamento per la conversione in legge”.

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