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Sottoscritto il “Protocollo per una migliore sanità astigiana”

Nizza Monferrato. Immaginare una nuova rete socio – sanitaria territoriale, potenziando i servizi sanitari di prossimità in modo da rispondere meglio ai bisogni dei pazienti e tutelare le persone fragili. È l’obiettivo prioritario del “Protocollo per una migliore sanità astigiana” sottoscritto, questa lunedì 26 aprile, da Asl di Asti e Cgil, Cisl e Uil territoriali.

da sinistra: Dino Penso – Uil, Luca Quagliotti – Cgil, Stefano Calella – Cisl, il direttore generale Asl At Flavio Boraso e il direttore sanitario Asl At Mauro Occhi

Con questo documento viene così avviato un percorso condiviso per lo sviluppo della sanità e dei servizi territoriali, attraverso alcune linee di intervento che rafforzino e prevedano investimenti per migliorare la connessione fra ospedale, territorio, medici di medicina generale e pediatri: – utilizzo della telemedicina e della refertazione in remoto; – coinvolgimento e potenziamento degli infermieri di comunità; – verifica della possibilità di realizzare nuovi posti letto per pazienti non autosufficienti; – creazione di un nuovo nucleo hospice nella città di Asti; – conclusione, il prima possibile, della costruzione del nuovo ospedale della Valle Belbo e approfondimento sulle specialità e sui posti letto che dovranno essere presenti all’interno; – rafforzamento della prevenzione legata alla salute mentale (priorità emersa anche in conseguenza del Covid), attraverso attività di formazione per medici di medicina generale e pediatri.

“Una delle necessità principali di questo territorio è il potenziamento dei servizi di prossimità e a beneficio delle persone più fragili, così come più volte discusso con i sindaci – sottolinea il direttore generale Asl At, Flavio Boraso – L’emergenza Covid ha rallentato questi progetti di sviluppo, ma ora confidiamo che, con il progredire della campagna di vaccinazione, la situazione vada verso un netto miglioramento e possano riprendere queste importanti attività di programmazione”.

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