Acqui TermeGalleria fotografica

L’emozione per la Vergine Annunziata, gran capolavoro di Guglielmo Caccia (gallery)

Acqui Terme.  L’Annunciazione – formidabile opera restituita alla Diocesi, rappresentata dal vicario Don Paolo Parodi, la mattina nel 6 novembre e, probabilmente, presto a Montabone – è stata dipinta da Guglielmo Caccia.

 Tre date sono così da legare al capolavoro.

Il settembre 1619, quando probabilmente giunse all’omonima chiesa, nel paese sul crinale tra Belbo e Bormida.

E il 1909, quando ignoti  sottrassero, nella notte tra 16 e 17 maggio, il capolavoro. Che per la Diocesi può essere considerata “la nostra Gioconda” (rubata dal Louvre giusto due anni dopo…). Ma se il recupero della tela leonardesca avvenne dopo 28 mesi, L’Annunciazione moncalvesca ha avuto una vita raminga assai più lunga e avventurosa. Imbarcata tramite piroscafo per l’America, quindi tornata in Europa, in Inghilterra. Battuta alle aste a Londra e, poi, a Torino protagonista del mercato antiquario. Quindi, in tempi recenti, gli ultimi viaggi verso la Calabria, per tornare, in Piemonte, a Biella. E di qui, finalmente, ad Acqui.

 La terza data è la più importante. Quella del ritorno. Della possibilità di fruire della Bellezza.

 Il 6 novembre 2021. Festa di San Leonardo di Limoges, caro alla dinastia dei Merovingi, e alle gestanti

Tre articoli di approfondimento a cura di Giulio Sardi si possono leggere su L’Ancora n.42/2021

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio