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La rivoluzione digitale arriva nei campi per salvare ambiente e aumentare produttività

La guerra in Ucraina e il caro energia spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot e software che raggiungono i 650 milioni di euro per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività.

È quanto emerge da una stima di Coldiretti dedicata alla rivoluzione hi tech nei campi: dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni.

La gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco: per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone.

Un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Con i cambiamenti climatici in corso è sempre più importante tenere sotto controllo precipitazioni, temperature e umidità e per farlo è stata inventata la centralina meteo LoRAIN mentre, contro i parassiti che minacciano le colture ecco “Smart Trapp iScout”, trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare.

“Il ‘Grande Fratello’  è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche”.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi un’impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga.

Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

“La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti. La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è in netta crescita ma occorre colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che 1 famiglia su 3 che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata”.

Proprio per superare il digital divide tra città e campagne Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato per portare la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore.

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