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Fattorie didattiche: dopo il mare vincono le agricolonie, tra spazi aperti e natura

Alessandria. È scattata la caccia ai centri estivi per quasi un genitore italiano su due (49%) che, dopo la chiusura di tutte le scuole, cerca una soluzione per tenere occupati i propri figli, tra chi non ha altre opportunità essendo ancora impegnato con il lavoro e chi punta al recupero della socialità per i più piccoli, che hanno sofferto di più le restrizioni di due anni di pandemia.

È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixè con la partenza in tutta Italia di quelle che una volta erano le vecchie colonie e che ora offrono un’ampia gamma di proposte per l’attività e il benessere di bambini e ragazzi.

Un 30% di famiglie con figli li terrà, invece, con sé perché ne ha la possibilità, grazie all’aiuto di nonni e parenti, secondo Coldiretti/Ixè, ma c’è anche ci deve rinunciare perché non può permettersi le rette a causa della crisi (13%) e chi invece vorrebbe ma lamenta una scarsa disponibilità di strutture e posti liberi (8%).

Se il mare resta la soluzione più gettonata dalle famiglie, al secondo posto salgono le agricolonie, i centri estivi in campagna, che battono montagna e città. Si tratta di una realtà che proprio la pandemia ha fatto esplodere insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che vanno alla ricerca di spazi aperti e contatto con la natura.

Nelle circa tremila fattorie didattiche presenti sul territorio nazionale, oltre 200 in Piemonte e circa 60 in provincia di Alessandria accreditate dalla Regione si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare.

“Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando, fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali, possono inoltre rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili. Un’opportunità preziosa per integrare i servizi educativi per l’infanzia in una situazione che vede oggi in Italia escluse 3 famiglie su 4 (75%) da questo tipo di possibilità.

Nelle agricolonie prosegue il lavoro portato avanti durante la scuola con il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Sul territorio alessandrino durante l’anno scolastico appena concluso sono stati coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie per circa cinquanta classi.

“Coldiretti mette a disposizione la sua rete di fattorie didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. In un periodo di svolta come quello che stiamo vivendo, si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.

Le Fattorie Didattiche dalla provincia di Alessandria sono on line nella sezione “Diamo spazio ai bambini” al seguente indirizzo https://donneimpresa.coldiretti.it

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