Diocesi

Il ricordo di Carla Vitari: laica in missione

Lunedì 29 agosto 2022, come hanno detto i suoi “figli spirituali” del Brasile, il cuore di Carla Vitari ha smesso di battere. Il cuore di una combattente, di una donna di Dio votata al servizio per gli ultimi, donna laica che ha servito nel sindacato, nell’Associazione, nella Chiesa ruoli istituzionali da Acqui a Roma, dalla grande Diocesi di Rio de Janeiro a quella di Iliheus in Brasile.

Classe 1927, nata a Mombaldone, ha studiato sotto le bombe della seconda guerra mondiale, prendendo il treno verso Savona per fare ragioneria. Una volta diplomata ha lavorato nel sindacato cattolico e ha attivamente partecipato alla campagna elettorale del 1948, quella che ha portato alla scelta della Repubblica e alla grande vittoria della Democrazia Cristiana. Notata per le sue doti operative fu chiamata a lavorare a Roma per l’Azione Cattolica, ambiente dove da sempre ha trovato fratelli e sorelle con cui coltivare la propria vita di fede, dove unire impegno sociale e cammino spirituale.

Donna del Concilio, vi partecipò condividendo l’esperienza sulla soglia, frequentando il collegio dove risiedevano i Vescovi brasiliani e il loro entourage. Collaborò in particolare con don Eugenio Sales, futuro cardinale di Rio de Janeiro, e con numerose altre persone che la coinvolsero al punto che, dietro esplicita richiesta, decise di partire missionaria laica per il Brasile.

In particolare Don Eugenio la volle con sé per tenere in ordine i conti prima della Diocesi di Salvador Bahia e poi in quella di Rio de Janeiro, prima donna economa ed in una realtà così importante. Ma questa seconda esperienza non durò molto perché Carla è donna che sa stare in piedi e quando vide che l’ostilità verso una laica che rivestiva un ruolo così importante le avrebbe limitato la possibilità di svolgere il suo lavoro a servizio degli ultimi, prima ancora che tutto ciò accadesse si dimise per andare in una Diocesi più piccola, con don Valfredo Tepe, a Iliheus in Bahia, dove poter fare sia pastorale del lavoro che curare gli aspetti economici, in particolare del seminario.

Entrò a far parte dello staff che accompagnava il cammino dei seminaristi. Se pensiamo a quegli anni (70-80) in Sud America, una donna che viveva in seminario, si occupava della questione del lavoro per i poveri, lottava e non aveva paura di rischiare la vita scontrandosi con i grandi proprietari terrieri, sempre in risposta a una vocazione di servizio, si può comprendere la caratura umana di Carla. Un servizio che tale doveva rimanere, tanto che fin dall’inizio ebbe chiaro come doveva essere a “tempo determinato”, fino alla pensione e poi sarebbe dovuta tornare in Italia per non essere un peso da anziana alle persone che aveva deciso di servire. In Italia amiche e amici dell’AC di Milano le pagarono i contributi così nel 1987, a 60 anni, poté tornare a vivere nella sua Mombaldone da “pensionata”.

In Italia trovò una realtà ecclesiale più affaticata nella quale non smise di portare il suo contributo di esperienza e di donna fedele alla Chiesa. Fu eletta nel consiglio Diocesano di Azione Cattolica, continuò a frequentare la Diocesi, camminare con la Caritas per formare gli allora obiettori di coscienza, a Garbaoli, ma la distanza culturale, di condizioni sociali e di esperienza di vita che la abitavano erano profonde. Dialogava con i parroci che si sono succeduti a Mombaldone, con i Vescovi, con la gente del paese (famose le sue serate a giocare a carte con le amiche e gli amici di Mombaldone) fino a quando l’età la costrinse a lasciare la casa natia per trascorrere, assistita con una cura figliale, gli ultimi anni della sua vita terrena alla Casa Rosa di Mombaldone.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerla ringrazia per questo dono, per aver incrociato una donna speciale, senza peli sulla lingua ma sempre rispettosa degli interlocutori, capace di cambiare strada se non percepiva  sintonia evangelica ma senza giudicare chi rimaneva in altre direzioni. Ha ricercato il bene degli ultimi dedicando la propria vita a questo obiettivo in modo disinteressato, ricca dell’amicizia con Cristo, con quel Dio del Cielo che da parecchi anni voleva incontrare senza attendere altro. Ciao donna Carla, la tua Vita riposi nella Pace di Dio e aiutaci a stare in piedi sulle strade di questo mondo che tanto hai amato e tanto hai servito.

La storia di Carla Vitari è raccolta in un piccolo libro del 2015 “Conosci donna Carla? Storia di Carla Vitari una missionaria laica cocciuta” ed. Impressioni Grafiche.

Flavio Gotta

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