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Savona, “A metà del cammino” la nuova lettera pastorale del vescovo della Diocesi di Savona – Noli

Savona. Si intitola “A metà del cammino” ed è la nuova lettera pastorale del vescovo della Diocesi di Savona – Noli, monsignor Calogero Marino. “Quando siamo a metà di un viaggio cominciamo a porci domande molte concrete – scrive il vescovo nell’introduzione – Ma il viaggio è metafora della vita e a questo proposito è facile citare Dante (“Nel mezzo del cammin di nostra vita”)”.

“Le domande, a metà del cammino, cominciano a farsi importanti e talvolta è forte la sensazione di esserti smarrito – continua il vescovo Marino – Lo ricorda in una bella pagina Martin Heidegger, che indica tre possibili scelte per chi si è perduto nel bosco: puoi tornare indietro, ripercorrendo le tue stesse impronte; andare avanti, confidando di ritrovare il sentiero interrotto; fermarti ad ascoltare i rumori e sperare che un raggio di luce filtri tra i rami e indichi il cammino. La terza ipotesi è quella giusta!”.

E così, spiega monsignor Marino, “anche il nostro Sinodo è a metà del cammino ed è questa la ragione che mi ha spinto, favorito in questo anche dal tempo estivo, un po’ più tranquillo del resto dell’anno, a scrivervi questa breve lettera. Per colpa del Covid-19 siamo stati costretti a iniziare l’avventura del Sinodo con un po’ di ritardo, nella Pentecoste del 2021, e penso che l’Assemblea sinodale (che sta lavorando molto bene, e ringrazio tutte e tutti!) potrà concludere i suoi lavori a fine 2023. Due anni e mezzo, quindi, e adesso siamo proprio a metà strada”.

Ma la lettera nasce anche dal timore “che la vita concreta delle nostre comunità sia poco toccata dal cammino sinodale (esemplifico, magari esagerando: che si sappia poco di quanto sta accadendo al Sinodo; che si preghi poco nelle nostre parrocchie per il Sinodo, e magari che non si conoscano nemmeno quali membri della nostra comunità facciano parte del Sinodo…) e quindi ne resti un po’ al margine, aspettando soltanto che giunga a conclusione”.

Ed ecco allora il triplice scopo della lettera: “dar conto di un lavoro competente e appassionato, immaginare i passi che ci attendono e chiedere a tutti di sentirsi in Sinodo”.

L.S.

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