Galleria fotograficaPallapugnoSport

Pallapugno serie A: finale di ritorno, vince l’Imperiese. Lo scudetto si decide alla “bella”

Olio Roi Imperiese 11 – Nocciole Marchisio 10

Cortemilia. È finita al 21º gioco la finale di ritorno del campionato nazionale di serie A di Pallapugno, nel pomeriggio (ore 14.30) di sabato 22 ottobre, ed i padroni di casa della Olio Roi Acqua San Bernardo di capitan Federico Raviola si sono imposti per 11 a 10 contro la Nocciole Marchisio Cortemilia di capitan Massimo Vacchetto. Si va quindi allo spareggio.

Oltre 600 persone sulle gradinate dello sferisterio “Gandolfo”, tra cui nomi noti di ieri e di oggi come Carlo Balocco, Giorgio Vacchetto, Paolo Danna, Flavio Dotta, Gilberto Torino, Paolo Vacchetto, Alessandro Vacchetto, autorità, politici (il sen. Giovanni Berrino (FdI), il vice presidente della Giunta Regionale Alessandro Piana, l’assessore Marco Scaiola, il consigliere Angelo Vaccarezza capogruppo di “Cambiamo!”) il presidente del Coni Liguria, il vice presidente della Federazione e amministratori di Imperia e Dolcedo, dirigenti di società e appassionati.

Da Cortemilia un pullman di tifosi giallo verdi con le maglie gialle e la scritta “Forza Cortemilia 2022” ed il logo della società Polisportiva Cortemilia. Sulle gradinate un tifo molto caldo, più urlato quello degli ospiti, più rumoroso (trombe) quello dei verdi con le loro maglie con la scritta “Dagghe Dusse Forza Imperiese”.  Prima dell’incontro  spettacolare esibizione esibizione di una ginnasta alle funi, l’esibizione della banda musicale “Santa Cecilia” di Pietrabruna. La consegna del presidente dell’Imperiese, Sifredi, all’avv. Giorgio Nuvolone di una targa “per il tuo impegno in prima linea. Grazie” essendo stato per una vita consigliere federale e legale della Federazione. Squadre in campo  e inno nazionale cantato come all’andata dal soprano Serena Grandi. Mazzo di fiori per la soprano, consegnato dal presidente Sifredi e all’arbitro Basso, consegnato da Raviola, e dono di gadget della società ligure alla squadra cortemiliese.      

Squadre in campo: l’Olio Roi Acqua San Bernardo Imperiese di Dolcedo con: Federico Raviola, Alessandro Benso, Davide Iberto, Roberto Novaro, 5º giocatore, Simone Giordano, d.t. Riccardo Aicardi. Nocciole Marchisio Cortemilia con: Massimo Vacchetto, Federico Gatto, Francesco Rivetti, Marco Parussa, 5º giocatore Fabio Marchisio, Davide Priero, direttore tecnico Giani Rigo ed il maestro Giovanni Voletti, fisioterapista Massimo Bertolusso e preparatore Diego Roveta.      

Sino al riposo equilibrio in campo: 5 a 5, con un inizio 3 a 0 per i padroni di casa e il pareggio degli ospiti, poi vantaggio per gli ospiti e pareggio e allungo dei locali 5 a 4 e pareggio al 10º gioco alle ore 16,30. Alla ripresa ancora equilibrio sino al 10 pari, con un 7 a 5 per Raviola e poi 8 pari e sorpasso 10 a 9 di Vacchetto, pareggio al 20º gioco. Ultimo gioco che vede gli ospiti portarsi sul 30 a 0 e poi 30 pari, e qui errore al ricaccio di Vacchetto, oltre la rete e chiusura di Benso che respinge un pallone di Federico Gatto ed è vittoria e si va allo spareggio. Incontro di spareggio che si disputerà nello sferisterio di Dogliani sabato 29 ottobre, alle ore 14.30.

Molto bene la squadra locale con Raviola che ha sfiuttato in battuta, in maniera chirurgica la rete più molle rispetto ad altre, ben supportato dalla sqaudra. Di contro una Nocciole Marchisio contratta, con un Max Vacchetto che non è riuscito ad esprimersi ai suoi livelli, specialmente al ricaccio, e ciò non ha giovato alla squadra, contratta e tesa, dove il solo Marco Parussa, con la su essenzialità di gioco, ha dato il meglio. Squadra contratta, forse distratta dalla notizia che nella notte un incendio ha distrutto parte dello stabilimento (reparti magazzino e stoccaggio) dell’industria Nocciole Marchisio a Cortemilia (danni per 6 milioni euro), alla quale è andata la solidarietà della società ligure e dei presenti nello sferisterio, con un lungo e caloroso applauso.

Ora c’è la bella per disputarsi il tricolore, così come lo scorso anno, dove si impose Max Vacchetto. Se vincerà il 6 volte campione d’Italia, raggiungere quota 7 scudetti, all’età di 29 anni, e supererà il grande Massimo Berruti, entrando nell’olimpo della Pallapugno, con il solo Manzo e Bertola davanti a lui. Se si imporrà Raviola, raggiungerà quota due. Non c’è un netto favorito, anche se il pronostico sembra protendere per Vacchetto, più freddo calcolatore e più giocatore.

G.S.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio