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Act Consumatori interpella il Governo per la rottamazione cartelle Equitalia

L’Act Consumatori ha inviato al Ministero dell’Economia e Finanze una proposta per la futura procedura di “rottamazione” delle cartelle esattoriali.

«Alcune problematiche sono emerse nella procedura del 2019 – spiega Massimo Antonucci, Presidente dell’Act Consumatori – Tempi eccessivamente ristretti (e quindi poco appetibili) per il processo di pagamento. Pur azzerando sanzioni ed interessi, un rientro rateale quinquennale si è rivelato scoraggiante per le esposizioni debitorie superiori a 20mila euro. Inoltre per il “saldo e stralcio”, nonostante la rilevante decurtazione dell’importo iniziale, le tempistiche erano strettissime (cinque rate in due anni!), assolutamente insostenibili per molti contribuenti. Infine sussistevano restrizioni soggettive: società di persone, enti ed associazioni sono state escluse dalla procedura di “saldo e stralcio”, una disparità di trattamento ingiustificata che a parità di settore, dimensione e fatturato ha ammesso o escluso in virtù della diversa denominazione sociale».

Dall’analisi di studio, all’iniziativa positiva: «Abbiamo proposto al Ministero dell’Economia e delle Finanze una duplice fattispecie di agevolazioni – continua Antonucci – una rottamazione ‘quater’ con azzeramento di sanzioni ed interessi e rientro decennale della posizione debitoria per tutti i ruoli iscritti fino al 2022, senza nessuna preclusione né per soggetti aderenti né per origine del ruolo; “saldo e stralcio” con azzeramento di sanzioni ed interessi, mediante il solo pagamento del 20% della sorta capitale. Modalità di accesso differenziate per persone fisiche e persone giuridiche, le prime con una soglia pari a 20mila euro di Isee, le seconde in virtù della sussistenza di tre parametri: indice di liquidità, “contributi a fondo perduto Covid-19” sul calo di fatturato, aumento delle fatture di gas o elettricità di oltre il 50% di Luglio/ Agosto 2022 rispetto allo stesso periodo dell’annualità 2021. La pace fiscale si raggiunge con norme ragionevoli e parità di trattamento per tutti i contribuenti».

La proposta di Act Consumatori è stata inviata anche al Consiglio dei Ministri, al Presidente del Consiglio, al Presidente della Repubblica e all’Agenzia delle Entrate.

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