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L’Asl vuole chiudere il Pronto soccorso di Acqui? Fornaro scrive al Ministro sulla gestione dei Pronto soccorso da parte dell’Asl Al

Acqui Terme.  Ancora una volta tetre nubi aleggiano sul nostro ospedale.

A tratteggiare sgradevoli scenari stavolta è il Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche), che attraverso una esternazione del segretario regionale Francesco Coppolella, esprime “seria preoccupazione per l’ipotesi di chiudere i Pronto soccorso di Tortona e Acqui Terme, ventilata dal direttore generale dell’Asl di Alessandria durante l’ultimo incontro”.

“A seguito delle segnalazioni del NurSind-Cgs – prosegue – relative alle carenza di personale che non consentono il rispetto di alcuni dettati contrattuali, oltre a non garantire standard adeguati, seguite da segnalazioni agli organi competenti di controllo, il dottor Vercellino ha convocato i sindacati: durante l’incontro ha affermato che la soluzione del problema potrebbe anche essere chiudere i due Pronto soccorso citati”.

Sulla gestione dei Pronto Soccorso nell’Asl Al Federico Fornaro, deputato di Articolo 1 dell’ufficio di Presidenza del gruppo PD Italia Democratica e Progressista, ha inviato una lettera al ministro della Sanità Schillaci con una richiesta di invio di ispettori ministeriali in merito alla gestione dei pronto soccorso da parte delle cooperative vincitrici di appalto.

Questo il testo della lettera:

“Al Ministro della Salute Professor Orazio Schillaci

Gentile Ministro,

oggi un quotidiano nazionale ha dato notizia di una grave vicenda accaduta al Pronto soccorso dell’ospedale San Giacomo di Novi Ligure (AL), dove un’anziana paziente, ricoverata con i sintomi di un enfisema, è stata rapidamente dimessa per morire poche ore dopo. Sulla vicenda è in corso un’indagine della magistratura e la dottoressa che ha trattato la paziente sarebbe iscritta nel registro degli indagati per omicidio colposo.

Il servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Novi Ligure è appaltato alla cooperativa Amaltea di Vercelli che, nel caso specifico, stando alle fonti giornalistiche, ha utilizzato per il servizio di emergenza un medico senza la necessaria specializzazione. La cooperativa non è nuova a situazioni del genere: nell’ottobre scorso ha prestato servizio di pronto soccorso un medico sospeso dall’esercizio della professione dall’Ordine dei medici di Genova.

Sono con la presente a chiederle, di fronte a questi fatti, l’avvio di una ispezione urgente all’Azienda sanitaria locale di Alessandria, da cui dipende il pronto soccorso di Novi Ligure, per fare piena luce sull’attività delle cooperative vincitrici di appalto, con particolare riferimento alle attività di pronto soccorso in diversi ospedali dell’Asl Al.

Rimanendo in attesa di un positivo riscontro, invio cordiali saluti”.

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