Acqui Terme

L’apertura degli stabilimenti termali slitta a settembre. Comune, Regione e città si mobilitano, ma Pater evita ogni confronto

Acqui Terme. “Ci spiace informarvi che per sopraggiunte problematiche di carattere tecnico/organizzativo non dipendente dalla nostra volontà, il calendario di apertura delle cure termali subirà variazioni”. Prende spunto da questa frase, arrivata a Palazzo Levi il 17 marzo, la protesta di un’intera città.

Poche parole, arrivate attraverso una mail, in cui le Terme annunciano che la stagione delle cure inizierà a settembre e non a maggio come era stato promesso e concordato con il Comune. Il perché di questa scelta non è ancora chiaro. […]

Per il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, arrivato ad Acqui nel tardo pomeriggio di lunedì 20 marzo per discutere del problema con l’amministrazione comunale, gli albergatori, i sindacati e le associazioni di categoria, è necessario mantenere aperta la strada del dialogo. Un dialogo a cui però, qui ad Acqui, dove gli animi sono veramente disperati, non sono in molti a credere. Anche perché a quella riunione convocata lunedì pomeriggio i vertici di Terme non si sono presentati. […]

“Un conto è la libertà imprenditoriale – ha detto il sindaco Danilo Rapetti – un conto è l’arbitrio. Nessuno può permettersi di tenere in ostaggio un’intera città”.  […]

“Siamo pronti ad entrare in azione – è stata la risposta del presidente Alberto Cirio gettando acqua sul fuoco della polemica – però è necessario tenere i nervi saldi e tenere bene a mente che il nostro obiettivo, ora, deve essere quello di garantire l’apertura degli stabilimenti termali a maggio per salvare la stagione turistica”. Per questo motivo per il presidente della Regione è necessario fare ancora un tentativo con Alessandro Pater.

“Credo che sia giusto darci un termine entro il quale cercare ancora una volta il dialogo” ha aggiunto Cirio. Il termine ultimo per trovare un accordo è il 15 di aprile. Dopodiché ci sarà il tempo per soluzioni diverse. […] […] Così, già nei prossimi giorni, sarà chiesto a Terme spa un incontro. […]

“Chiediamo alla Regione due cose importanti – ha detto Maura Settimo segretario generale di UilTucs – che sia istituito un fondo regionale per i dipendenti stagionali che da oltre un anno sono senza stipendio e che sia prorogata fino a settembre la cassa integrazione per gli altri”. […]

“Come Associazione Albergatori attendiamo di capire quali sono le motivazioni che hanno spinto le Terme a posticipare l’apertura – spiega Monica Volante, presidente degli albergatori acquesi – come albergatore invece dico che siamo tutti disperati. Molti di noi hanno già preso accordi con il personale stagionale e molti stanno effettuando investimenti per migliorare le proprie strutture”. In più ci sono le disdette che stanno fioccando. Una situazione questa a cui Terme dovrà dare risposte. Risposte che però al momento non ci sono.

Gi. Gal.

Su L’Ancora n.11/2023 tutte le reazioni e la cronaca della seduta in aula consiliare con il Presidente della regione Cirio, alla quale era invitato Pater, che però ha declinato l’invito

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