Liguria. È stata indignata la reazione di alcuni sindaci della Liguria di fronte a una nuova ordinanza riguardante le attività all’aperto nelle zone agricole e naturali a causa della peste suina africana.
Secondo l’ordinanza, queste attività devono essere preventivamente autorizzate dalle autorità comunali, con il parere dell’Autorità Competente Locale e la verifica da parte del Commissario Straordinario per garantire il rispetto delle norme di biosicurezza.
I sindaci, tuttavia, criticano la burocrazia eccessiva che questa richiesta comporterebbe per i Comuni, affermando che sarebbe difficile da gestire e potrebbe portare allo stop di molte attività e promozioni del territorio.
Inoltre, il Consorzio funghi di Sassello ha deciso di sospendere la vendita dei tesserini per la ricerca di funghi e tartufi fino a quando non ci sarà un’eventuale autorizzazione formale da parte del Comune. I sindaci e il Consorzio evidenziano le difficoltà e l’inefficienza di un iter autorizzativo così complesso e generico.