I rumori della collina rasa al suolo a Cairo M.tte

Cairo M.tte. È da tempo che gli automobilisti che transitano per  via Brigate Partigiane si stanno chiedendo cosa  possa essere quel mastodontico sbancamento che sta praticamente smantellando la collina della Mazzucca. Qualcuno si sarà anche informato e altri davano per certo che c’era in progetto una serie di villette a schiera ma non davano la notizia per certa.

C’è comunque un movimento terra decisamente voluminoso e ci si chiede dove andrà a finire tutto quel materiale prodotto dall’aver raso al suolo un’intera collina. A quest’ultima domanda si può facilmente rispondere: il materiale prodotto dagli scavi viene venduto all’Autorità Portuale per la realizzazione della nuova diga di Vado che avrebbe lo scopo di proteggere il bacino portuale e di migliorare l’accessibilità marittima.

La collina, quasi ormai del tutto spelacchiata è entrata anche nell’ultimo consiglio comunale in quanto creerebbe notevoli disagi a causa del fracasso causato dall’uso dei martelli pneumatici che martellano non solo la roccia ma, ahimè, anche i cervelli. Il gruppo di minoranza “Cairo in Comune” ha chiesto più controlli per sincerarsi non ci siano delle violazioni e anche per valutare la possibilità di adottare misure atte a mitigare l’impatto sonoro che sta creando gravi disagi ai residenti di Corso Marconi e via Brigate Partigiane.

«L’uso continuo di martelloni, escavatori e pale meccaniche che operano dalla mattina presto al tardo pomeriggio causa rumori incessanti. – Spiegano i consiglieri – Abbiamo accertato tramite gli uffici comunali che dovrebbero essere operativi solo dopo le 9 del mattino, ma spesso i lavori iniziano prima di tale orario, infatti l’impresa è già stata sanzionata».

I consiglieri spiegano inoltre che lo spazio ricavato dallo sbancamento dovrebbe essere utilizzato per la costruzione di un grosso capannone ma non si capisce bene a cosa sarà destinato.