Cairo M.tte

In zona salvezza le due scuole carcaresi

Carcare. Non si farà la paventata fusione tra l’Istituto Comprensivo di Carcare e il Liceo Calasanzio; si è preferito l’accorpamento di due scuole savomnesi,  ‘Boselli-Alberti’ e ‘Mazzini-Da Vinci’. La commissione regionale competente ha approvato l’emendamento proposto da Veronica Russo (FdI), Stefano Mai (Lega) e Alessandro Bozzano (Cambiamo).

La notizia è stata comunicata venerdì sera, durante l’assemblea pubblica presieduta dal sindaco di Carcare, Rodolfo Mirri, a cui hanno partecipato il presidente della provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza e Roberto Arboscello, numerosi amministratori valbormidesi, la Cgil Savona e Anief Liguria. Un incontro molto partecipato, caratterizzato da numerosi interventi, tutti contrari all’accorpamento dei due istituti carcaresi.

L’assemblea sembrava aver superato i limiti delle appartenenze politiche. La sala era gremita di insegnanti, genitori, amministratori locali, associazioni del territorio e sindacati, tutti accomunati da una concreta preoccupazione. Ognuno ha espresso il proprio punto di vista senza coinvolgere, come dicevamo, tematiche politiche. Martedì 30 l’emendamento è stato presentato al Consiglio regionale, ma già all’origine non si prevedevano ostacoli. Il sindaco di Carcare si esprime tuttavia con un cauto ottimismo in quanto gli scenari, dall’oggi al domani, possono cambiare. Il giorno precedente  i Comuni erano stati ascoltati in commissione a Genova: e avevano avuto modo di illustrare le proprie motivazioni con tanto di documento che non è stato preso in considerazione. Il sindaco di Carcare ha contestato l’approccio della Regione, che decide prima e si confronta successivamente con il territorio.

Molto critico anche il giudizio della CGIL Savona che si esprime con toni tutt’altro che pagati: «La vicenda del dimensionamento scolastico e i conseguenti accorpamenti sono l’ennesima vicenda che dimostrano quanto l’amministrazione regionale navighi a vista senza avere nessuna strategia. Oggi vale per l’istruzione ma più in generale, ahinoi, per numerosi temi e quando di mezzo c’è la Provincia di Savona tutto si complica e si peggiora».

PDP

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