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Piano qualità aria: il NO all’obbligo copertura concimaia indispensabile e non più rinviabile

Costi insostenibili e impatto paesaggistico-ambientale negativo, servono metodologie alternative

Il Piano regionale di Qualità dell’Aria rischia di generare, in relazione ad alcuni obblighi, un impatto negativo sulle imprese in particolare, secondo le attuali regole, su quelle zootecniche della nostra Regione che dovrebbero sostenere degli investimenti economici rilevanti, per cui è necessario adottare metodologie alternative, anche incentivando una preventiva azione di sperimentazione.

Coldiretti Alessandria appoggia e fa proprio il contenuto della specifica lettera inviata da Coldiretti Piemonte al governatore, Alberto Cirio, all’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa.

E’ indispensabile e non più rinviabile l’eliminazione dell’obbligo di copertura della concimaia. La costruzione di tali strutture, oltre ad avere dei costi insostenibili per le imprese, avrebbe anche un significativo impatto in termini paesaggistico-ambientali. Una priorità già ribadita da Coldiretti in incontri e precedenti comunicazioni”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

“Va, quindi, modificato l’approccio attuale consentendo alle imprese di agire secondo principi di gradualità e sostenibilità, ovvero è necessario creare i presupposti affinché ogni singola realtà possa, attraverso un maggior equilibrio, ottimizzare il processo gestionale – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Le aziende agricole, ed in particolare quelle zootecniche, stanno già attraversando un difficile momento economico, ed è impensabile, quindi, gravare su di loro con ulteriori spese ed investimenti”.

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